Descrizione
In relazione alla seduta del Consiglio Comunale del 23 u.s. nel corso della quale è stato approvato il Documento Unico di Programmazione 25/27 ed il Bilancio di Previsione, ritengo doveroso precisare quanto segue.
Come accade oramai da 6 anni a questa parte abbiamo iniziato la costruzione del DUP e conseguentemente del progetto di Bilancio nel mese di settembre con la consueta procedura di partecipazione popolare che ha avuto ampia diffusione. Tale procedura si è conclusa il 3 dicembre quando la bozza di Documento Unico di Programmazione 2025/2027 è stata illustrata, ancor prima della sua presentazione in Giunta, in una assemblea pubblica trasmessa in diretta streaming. Durante questa procedura di bilancio partecipato non sono pervenute dalla minoranza proposte, indicazioni, rilievi critici. Nulla di nulla. Abbiamo presentato il DUP ed approvato lo schema di bilancio in Giunta nei termini previsti dalla legge, così come sollecito è stato l’invio della documentazione al revisore per l’espressione del parere. Gli uffici hanno inviato ai consiglieri comunali già dal giorno successivo alla loro approvazione gli atti di giunta relativi e le proposte di deliberazione consiliare sono state rese disponibili già all’atto della convocazione del consiglio.
Alla Conferenza dei Capi Gruppo nella quale viene predisposto l’ordine del giorno del consiglio il rappresentante del gruppo consiliare di Primavera Campese non si è presentato, così come nessuno dei componenti di minoranza ha partecipato alla commissione consiliare appositamente convocata per l’esame ed il prescritto parere sulle proposte di delibera consiliare.
Così si è arrivati in aula, nel totale e completo disinteresse della minoranza verso il documento di programmazione e le sfide impegnative che rappresentava, il bilancio di previsione, procedure, atti, ordine del giorno della seduta. Un disinteresse non nuovo, ma che adesso si appalesa strumentale e preordinato.
Spesso il revisore fa pervenire il parere oltre i termini: è già successo e succede dappertutto, ma è la presenza in aula di tutti i consiglieri che garantisce il superamento di questo vulnus procedimentale, poiché l’unica questione eventualmente opponibile da questi ultimi, come è noto e affermato dal Consiglio di Stato è la riduzione del tempo loro riservato per una deliberazione consapevole.
Se così è stato, se cioè a differenza dei consiglieri di maggioranza per i tre consiglieri di minoranza che lo hanno fatto rilevare, il tempo non è stato sufficiente per l’esame di un parere che non poteva alla luce degli atti già a loro conoscenza da 19 giorni che essere favorevole, essi hanno fatto bene ad allontanarsi dall’aula. Se così non è, se cioè l’allontanarsi dall’aula è stato strumentale al precostituire titolo ad un contenzioso amministrativo, allora abbiamo solo assistito ad una goffa messa in scena, che non ha bisogno di essere raccontata né spiegata, essendo sufficiente per tale narrazione il video della diretta streaming della seduta. Tale atteggiamento non avrà eventualmente altro effetto amministrativo diverso dal provocare al comune danni economici.
Ricordo che il Gruppo Consiliare di Passione Civile nella consiliatura 2012-2017 più volte ha garantito con la sua presenza in aula l’esame e la trattazione dei punti all’ordine del giorno, ed in una occasione consentì persino l’approvazione del conto consuntivo. Ciò per rimarcare la differenza fra il praticare una “opposizione” seria e consapevole ed essere solo “minoranza”. In consiglio e nel paese. Espressione che non è ovviamente offensiva, ma comunque significativa.
Da Palazzo della Maddalena, 30 dicembre 2024
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Ultimo aggiornamento: 30 dicembre 2024, 09:48